Diventare ancora più invisibili per
cercare di apparire, anzi per tentare di dimostrare e mostrare
l'importanza del nostro lavoro. Con i miei colleghi corrispondenti de
Il Giorno stiamo attuando lo sciopero delle firme, per protestare
contro la decisione del nostro editore di non rinnovare il contratto
a quattro di noi dopo anni di impegno e lavoro e di non riconoscere
il loro diritto meritato e acquisito al posto di lavoro. Ma anche per
denunciare i compensi irrisori: da 2,5 a massimo 13-15 euro per ogni
articolo pubblicato sul giornale cartaceo e da 2,5 a 4,5 per sui
portali internet, roba da "cinesi dell'informazione".
Non apporre la firma né la sigla in
calce agli articoli significa palesare visivamente che senza di noi
quegli articoli, quelle notizie, non ci sarebbero, il giornale
sarebbe più povero, la qualità e la puntualità dell'informazione
più scarne, forse nulle. La firma e la sigla per chi svolge la mia,
la nostra professione significano assunzione di responsabilità verso
i lettori di quello che si scrive, ma anche la fatica, l'entusiasmo,
le relazioni, le fonti, i sacrifici, i chilometri, le ore piccole, le
verifiche, gli approfondimenti, le telefonate... che permettono di
scrivere un articolo.
Temo non servirà a nulla, dai vertici
aziendali non abbiamo ricevuto alcun riscontro, nemmeno un
rimprovero, solo indifferenza e silenzio assordante, come se non
esistessimo appunto. Non importa, in tanti hanno compreso e
condiviso, con noi tanti colleghi redattori e anche tanti
collaboratori - loro che un contratto se pur misero e umiliante
nemmeno lo hanno – hanno compiuto la medesima scelta per
solidarietà e ciò rappresenta comunque un importante
riconoscimento.
Di certo non ci arrendiamo, non ci
fermiamo, non abbiamo più nulla da perdere, se non la dignità umana
e professionale da preservare, per noi e per coloro la cui dignità
professionale e umana è già stata calpestata a oltranza.
Ben detto!!!! Stanno distruggendo i giornalisti e l'informazione con la complicità del sindacato, è ora di tirare fuori le palle e inchiodarli alle loro responsabilità
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