martedì 25 novembre 2014

Concorrenza "sleale"


Carta e internet. Due mondi dell'informazione antitetici, in concorrenza, ma impari. Mentre per comperare il giornale bisogna uscire di casa, recarsi in edicola e sborsare quasi un euro e mezzo, per leggere un giornale web basta accendere il pc senza sborsare un centesimo. Ma la differenza non sta solo nella gratuità, anzi probabilmente si tratta dell'aspetto meno importante, ci sono anche tanti free press. La discriminante a mio avviso sono i contratti di chi opera per le testate tradizionali e i contratti – o meglio i non contratti – di quanti prestano servizi nei vari giornali online, sebbene regolarmente registrati in tribunale.
Il mio editore infatti mi ha assunto, contrattualizzato, inquadrato professionalmente per la mansione che svolgo e per me paga contributi e oneri. Tanti di coloro che invece lavorano in giornali telematici proseguono a co.co.co., co.co.pro, partite Iva, nonostante fungano contenmporaneamente da collaboratori, corrispondenti, redattori, caposervizio, grafici e tipografi. E così il confronto non regge.
Tutto regolare a quanto pare per carità, ma non va bene lo stesso. Non capisco infatti perchè un editore che investe nei media canonici e con esso i suoi dipendenti debbano sottostare a precise e spesso costose regole, mentre chi punta sull'informazione virtuale no, pur trattandosi spesso appunto di organi di stampa registrati in tribunale. E' roba da concorrenza cinese, con tutto il rispetto per i cinesi e i colleghi dell'online a cui spesso tutti noi attingiamo per riproporre notizie che corrono in rete, trovate e scritte proprio da questi colleghi
E non capisco perché il nostro sindacato su questo tema non sia mai intervenuto: si ridurrebbe il precariato, si recupererebbero risorse per gli istituti previdenziali, si garantirebbe finalmente parità di trattamento. Perché giornalista lo è chi svolge questa professione, indipendentemente da dove si scriva... Perché il lavoro è reale, sempre, e anche gli articoli che si scrivono e i servizi che si propongono.

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