martedì 18 novembre 2014

I conti della serva

Non sto a dilungarmi su concetti come dignità umana e professionale, equo compenso, stipendio commisurato alla qualità e alla quantità di lavoro, libertà di informazione, né su cosa comporti scrivere una notizia, sulle fonti, sulle verifiche, sugli approfondimenti...
Mi limito ad alcune cifre, ai conti della serva, anzi del servo, cioè il sottoscritto.
Per i 125 articoli scritti nel mese di ottobre percepirò una media di 7 euro netti per ogni pezzo pubblicato – pubblicato, perchè quelli commissionati ma non pubblicati non vengono pagati, come se tu ordini dieci pizze e poi ne rispedisci indietro cinque pretendendo di non pagarle -. Per i 50 pubblicati in internet invece si scende a 2,7 euro.
La media complessiva tra articoli per il giornale cartaceo e la versione online diventa 6 euro e rotti centesimi. "That's the press, baby! The press! And there's nothing you can do about it. Nothing!": “È la stampa, bellezza, la stampa. E tu non ci puoi fare niente. Niente”... Già proprio niente...

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