Per gli editori i corrispondenti, cioè
i giornalisti che sono a caccia di notizie sul territorio, che
rappresentano i giornali sul territorio, che sono i primi ad arrivare
sulle scene di incidenti, omicidi, che scorrazzano per municipi,
caserme, commissariati, bar, nei paesi insomma... non esistono. Gli
rendiamo tanto ma costiamo poco e allora ci ignorano. Ma poiché il
nostro contratto è debole, non ci tutela molto, quando devono far
quadrare i conti, si ricordano che ci siamo. In realtà noi ci siamo
tutti i giorni, tutti i giorni riempiamo i loro giornali e i loro
siti internet, tutti i giorni regaliamo loro per 10 euro lorde
notizie inedite, esclusive o particolari, tutti i giorni contribuiamo
in maniera determinante ai loro giornali, che magari sono in crisi,
magari hanno i bilanci in perdita, magari gli costano, ma che gli
consentono comunque di “controllare” l'informazione e l'opinione
pubblica con quanto ciò comporta come contropartite.
Ecco, siccome noi ci siamo, a Il Giorno
abbiamo deciso di renderci visibili diventando invisibili, cioè non
firmando né siglando i nostri articoli, così gli editori o chi per
essi, notando la mancanza di nomi e cognomi, forse si renderanno
conto che adesso non possono leggere le firme, domani, chissà,
nemmeno le notizie. E magari se ne accorgeranno anche i lettori, che
potrebbero o non comperare più il giornale o mandare email di
protesta agli editori o chi per essi.
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