lunedì 17 novembre 2014

Gli invisibili

Per gli editori i corrispondenti, cioè i giornalisti che sono a caccia di notizie sul territorio, che rappresentano i giornali sul territorio, che sono i primi ad arrivare sulle scene di incidenti, omicidi, che scorrazzano per municipi, caserme, commissariati, bar, nei paesi insomma... non esistono. Gli rendiamo tanto ma costiamo poco e allora ci ignorano. Ma poiché il nostro contratto è debole, non ci tutela molto, quando devono far quadrare i conti, si ricordano che ci siamo. In realtà noi ci siamo tutti i giorni, tutti i giorni riempiamo i loro giornali e i loro siti internet, tutti i giorni regaliamo loro per 10 euro lorde notizie inedite, esclusive o particolari, tutti i giorni contribuiamo in maniera determinante ai loro giornali, che magari sono in crisi, magari hanno i bilanci in perdita, magari gli costano, ma che gli consentono comunque di “controllare” l'informazione e l'opinione pubblica con quanto ciò comporta come contropartite.
Ecco, siccome noi ci siamo, a Il Giorno abbiamo deciso di renderci visibili diventando invisibili, cioè non firmando né siglando i nostri articoli, così gli editori o chi per essi, notando la mancanza di nomi e cognomi, forse si renderanno conto che adesso non possono leggere le firme, domani, chissà, nemmeno le notizie. E magari se ne accorgeranno anche i lettori, che potrebbero o non comperare più il giornale o mandare email di protesta agli editori o chi per essi.

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